Nella scuola ci troviamo di fronte a difficoltà di apprendimento di diversa natura e i disturbi specifici ne rappresentano una parte considerevole. Essi sono: la dislessia (della quale ci occuperemo in modo particolare nel libro), la disgrafia, La disortografia e la discalculia e si riscontrano in alunni che, apparentemente, sembrano non presentare alcun tipo di problema: sono bambini svegli, vivaci, intelligenti, ma…
I bambini con disturbo specifico, con l’ingresso nella scuola elementare, iniziano a vivere esperienze negative e frustranti; i compagni apprendono e imparano a fare ciò che a loro rimane difficile, gli insegnanti e i genitori li sollecitano, mettono in evidenza i loro errori, li stimolano a lavorare meglio al punto che, nella loro testa, può farsi strada una terribile certezza: “non so fare”, “non sono capace”, “non sarò mai capace”.
Le domande alle quali l’autrice cerca di dare risposte sono:
- Quali sono le difficoltà più ricorrenti nella scuola?
- In che modo si possono riconoscere?
- Come può essere portata avanti l’osservazione diagnostica?
- Quali sono gli itinerari didattici più idonei per la dislessia?
- In che modo si può organizzare un laboratorio di recupero all’interno della scuola?
- Che cosa può fare la famiglia?
- In che modo può manifestarsi il disagio psicologico nel bambino dislessico?
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