Alcune spontanee manifestazioni del simbolismo infantile quali il gioco, il disegno, la narrazione, sono esperienze condivisibili tra adulto e bambini e l’idea che tale condivisione, fondata sulla capacità di ascolto dell’adulto e sulla sua funzione di mediazione culturale, risulti arricchente ai fini della crescita cognitivo-emotiva del piccolo, sta alla base dei saggi presentati in questo volume, frutto del lavoro del Gruppo narrazione costituitosi presso il Laboratorio di formazione e valutazione dell’Università di Pavia (Cattedra di Pedagogia) nel corso dell’anno 2000.
Alcuni assunti di base attraversano i diversi contributi: che il racconto sia una modalità peculiare di espressione della soggettività nella forma di uno scambio di esperienza; che i bambini siano invogliati a raccontare, parlando di sé, in situazioni relazionali particolari caratterizzate da un ascolto empatico che comunica accettazione incondizionata; che il narrare infantile si manifesti in forma embrionale nel gioco simbolico e tragga alimento dalla tradizione culturale con il suo corredo di fiabe, racconti, produzione audio-visiva per l’infanzia; che l’esperienza narrativa trovi arricchimento quando si svolge in una dimensione sociale che vede coinvolti adulti e bambini; che la promozione della capacità narrativa richieda, da parte dell’insegnante, l’assunzione di un ruolo di mediazione culturale, l’allestimento di situazioni e la messa in gioco di strategie peculiari.